CO-DESIGN

Fino a ieri l’origine della progettazione era mirato alle soluzioni di specifici problemi e richieste, dimenticando due fattori importanti ai fini dei risultati: la necessità di una progettazione integrata e il saper riconoscere che gli utilizzatori finali sono prima di tutto i “Clienti”.
La crisi del mercato globale di questa ultima decade, ha portato senza dubbio cambiamenti radicali in alcune tipologie di lavorazioni e, con l’introduzione di nuovi processi come ad esempio nel settore del vetro e ceramica, nonché marmo, si è capito che le migliori tecnologie e i migliori design non servono a nulla se non basati su reali bisogni dell’utilizzatore. Da qui la nascita del design partecipativo, il Co-design.
Il co-design, prosegue l’Ing. Renato Buizza, Business Development Manager della società Saccardo, coinvolge direttamente le persone nella creazione del prodotto attraverso metodi e passaggi differenti nella progettazione stessa. Le necessità vengono analizzate dal punto di vista degli utilizzatori del prodotto o da coloro che hanno commissionato il prodotto e non solo, anche da coloro che sono impegnati nella progettazione. Questo significa coinvolgimento e creatività, ed è questa l’innovazione Saccardo che insieme alle nuove sale di collaudo, montaggio e controllo, nonché il rinnovamento completo dello staff tecnico, ha introdotto il nuovo concetto operativo: il design della User Experience del co-design.

In breve il co-design, prosegue l’lng. Buizza, è un ciclo operativo ove analisi, definizione, ideazione, sviluppo, prototipazione e testing comportano un forte coinvolgimento di tutte le persone operative, dalla progettazione alla produzione. Questo comporta risultati tangibili, perché rendono più snelli e veloci i processi, permettendo maggior competitività sul mercato ma soprattutto perché i prodotti creati attraverso il co-design delineano un nuovo modo di fare impresa e di rapportarsi con i Clienti, che diventano veri e propri Partner della società Saccardo.